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Il colloquio

Un CV ben fatto può portare al risultato di ottenere un colloquio (interview) con l’azienda. In genere sono necessari due, qualche volta tre, colloqui prima di ricevere, se si ha successo, una job offer. Si sarà chiamati per una second interview se la prima è andata bene e normalmente si incontreranno durante questi colloqui i manager con cui si lavorerebbe in azienda. A volte è necessario svolgere test psico-attitudinali o anche specifici al tipo di lavoro che si svolgerà.

E’ buona regola prepararsi bene prima di un colloquio. In primo luogo è opportuno raccogliere informazioni sull’azienda attraverso il suo website. E’ essenziale comprendere bene il tipo di attività che l’azienda svolge ed il tipo di mansioni per cui si svolge il colloquio. Per queste ultime è anche opportuno prima dell’intervista chiedere un profilo dettagliato della posizione (job spec) all’azienda (se si è fatto domanda direttamente) o all’agenzia di selezione (se il colloquio è stato ottenuto tramite un’agenzia). Inoltre è utile informarsi il più possibile sul settore in cui l’azienda opera in quanto è molto probabile che se ne parlerà durante il colloquio, anche nel caso in cui non si sarebbe assunti come esperti del settore. Pertanto se, ad esempio, si deve sostenere un colloquio con una società di ricerche di mercato attiva nel settore delle telecomunicazioni, sarà bene svolgere una ricerca su internet al riguardo per informarsi sui principali sviluppi recenti in questo campo.

Passando a consigli di tipo più pratico, assicuratevi di essere in grado di trovare senza problemi la sede dell’azienda (possibilmente andandoci nei giorni precedenti) e fate in modo di arrivare al colloquio in orario (!).

L’abbigliamento più adatto sarà quello che più si addice alla cultura aziendale. Se per gli uomini giacca e cravatta saranno normalmente la scelta più sicura per i lavori d’ufficio, in particolare nel settore della finanza, per altri lavori, ad esempio in settori più “creativi”, si potrà fare a meno della cravatta, e magari anche della giacca. Se non avete fonti che possano illuminarvi al riguardo sarà più prudente vestire in modo abbastanza formale al primo colloquio, magari passando ad un abbigliamento più casual al secondo, se ci si rende conto che questo è più appropriato.

Durante il colloquio vi verrà chiesto di parlare delle vostre esperienze professionali ed in generale di tutto ciò che avete scritto nel vostro CV, per cui sarà bene rileggere attentamente quest’ultimo.

Infine può risultare utile essere preparati alle domande che più comunemente vengono rivolte nel corso di questi colloqui, e cioè:

  1. Perché è interessato alla nostra azienda?
  2. Perché è interessato a questo settore?
  3. Quali ritiene siano i suoi punti di forza e i suoi punti deboli?
  4. Quale contributo pensa di poter portare alla nostra azienda?
  5. Quali sono le sue aspirazioni di carriera? Dove si vede fra cinque anni?
  6. Quale tipo di qualità ritiene più importante per questo lavoro?

Argomenti di natura più pratica, come lo stipendio, saranno normalmente affrontati nel secondo, o terzo, colloquio, quando vi verrà chiesto quale era la vostra retribuzione precedente e quanto vi aspettate per questo impiego. E’ bene però essere preparati a questo tipo di domande già dal primo colloquio per non essere presi alla sprovvista nel caso l’intervistatore affronti l’argomento. Decidete pertanto con anticipo la vostra richiesta in merito, chiedendo anche consiglio all’agenzia di recruiting (se è stata un’agenzia a procurarvi il colloquio). Nel Regno Unito trattare apertamente sullo stipendio è molto più comune che in Italia, per cui non abbiate remore a tal proposito.

L’intervistatore vi chiederà ad un certo punto se avete domande per lui. Anche se non avete nulla da chiedere è opportuno averne qualcuna pronta per mostrare il vostro interesse verso l’azienda e la position.

Durante il colloquio siate sempre positivo, sincero e sicuro (ma non aggressivo o logorroico) e cercate di trasmettere il messaggio fondamentale che voi siete propria la persona che cercano. E’ buona regola essere positivi anche relativamente alle esperienze di lavoro passate e alle aziende per cui si è lavorato, evitando accuratamente di insultare i vostri precedenti manager.

Detto ciò il risultato di un colloquio è spesso influenzato da fattori imponderabili, quali, primo fra tutti, il feeling fra intervistatore e candidato, come pure l’aver svolto delle esperienze simili all’intervistatore che lo faranno identificare in voi.  I fattori imponderabili però non avete la possibilità di controllarli e pertanto una volta scritto bene il CV e svolto un buon colloquio, non potrete fare altro che confidare nella sorte… o nel fato.

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