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La ricerca del lavoro

Chi stia valutando la possibilità di un’esperienza di lavoro a Londra si renderà conto sin dalle sue prime ricerche su internet che la capitale inglese è davvero una fonte inesauribile di opportunità. L’ampia offerta di lavori che si può trovare su internet è dovuta sia

alla dinamicità dell’economia britannica che alla sua flessibilità che fa si che perfino gli impieghi governativi (inclusi quelli presso l’ MI5 – il servizio segreto) siano pubblicizzati tramite inserzioni su siti internet e giornali. Inserzioni a cui si può rispondere semplicemente inviando un CV al fine di ottenere un colloquio: qualcosa di assolutamente impensabile in Italia.

La flessibilità del sistema britannico presenta ovviamente vantaggi e svantaggi: le aziende non hanno troppe remore ad assumere in quanto è per loro anche molto facile licenziare. Ciò è possibile semplicemente mediante il periodo di preavviso (notice) previsto dal contratto di lavoro (a tempo indeterminato). La notice è normalmente di un mese per i neoassunti e può aumentare, dopo aver lavorato nella stessa azienda per alcuni anni, fino a tre o sei mesi.

Esistono anche altri fattori favorevoli che determinano la rosea situazione del mercato del lavoro londinese. Londra gode del vantaggio di essere non solo la capitale del Regno Unito ma anche la più grande metropoli europea, legata inoltre da una “relazione speciale” agli Stati Uniti, e favorita dal fatto che vi si parli la lingua internazionale dell’economia.

Come conseguenza di ciò sono disponibili a Londra moltissimi impieghi in settori quali la finanza, le ricerche di mercato,  la consulenza aziendale, etc. ed inoltre numerose aziende multinazionali vi hanno stabilito la loro sede mondiale o europea (o più spesso dell’EMEA: Europe, Middle East, Africa).

Nel mio caso la ricerca del primo lavoro a Londra si è rivelata abbastanza semplice, favorita anche dal fatto di esserci arrivato in un periodo particolarmente felice per l’economia britannica.

La mia ricerca è cominciata dall’Italia, su internet. Una volta verificate le opportunità presenti su vari websites ho dedicato un po’ di tempo a preparare un CV secondo il modello inglese. Dopo di che, una volta decisa la data della partenza per Londra, ho cominciato a rispondere alle inserzioni che mi sono sembrate più interessanti, specificando quando sarei stato effettivamente a Londra.

Le risposte ricevute sono state sin dall’inizio promettenti. In primo luogo ho notato con piacere che anche quando la mia domanda era scartata ricevevo una gentile email (o lettera) che mi informava di ciò. Alcune agenzie di selezione del personale mi hanno risposto che non potevano proporre il mio CV alle aziende loro clienti prima di aver effettuato un colloquio con me. Mi sollecitavano però a contattarli  appena arrivato a Londra per fissare un appuntamento. Infine ho ricevuto tre risposte positive da aziende con cui ho fissato un colloquio per quando sarei arrivato a Londra. Uno di questi tre colloqui ha avuto un esito positivo e mi ha dato l’opportunità di entrare nel mercato del lavoro londinese.

Come dicevo però, quando sono arrivato a Londra la situazione dell’economia era particolarmente felice per cui la mia esperienza non è probabilmente del tutto rappresentativa. E’ ovviamente molto più semplice cercare un lavoro quando si è già in Inghilterra e si possono scrivere sul CV un indirizzo ed un numero di telefono (o meglio di cellulare) inglesi. Molte aziende non considerano i CV inviati da persone non residenti a Londra, anche se la mia esperienza, e quelle di alcuni miei amici e conoscenti londinesi, dimostrano che questo non è vero in tutti i casi, ed in particolare quando l’economia va particolarmente bene e c’è scarsità di personale, o anche quando si posseggono qualifiche ed esperienze particolarmente richieste, come ad esempio quelle in campo informatico.

Una ricerca preliminare su internet dall’Italia permette ad ogni modo di rendersi conto di quali siano le reali opportunità di trovare un lavoro in linea con le proprie qualifiche e aspirazioni.

Prima di analizzare il come cercare un lavoro a Londra va però affrontata un’altra questione, ossia… “che tipo di lavoro è possibile fare a Londra?”

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